di Carlo Morino
Il Tipo Turismo del 1952
Modello / anno | Airone / 1939-46 |
Motore | quattro tempi monocilindrico orizzontale 70 x 64 mm / 246 cc |
Rapporto di compressione | 6:1 |
Potenza | 9,5 CV a 4800 giri/min |
Testa del cilindro | in ghisa |
Cilindro | in ghisa |
Disposizione valvole | in testa inclinate |
Comando valvole | ad aste e bilancieri |
Accensione | a magnete tipo Marelli BL 1 |
Carburatore | Dell'Orto SBF 22 |
Lubrificazione | pompa a ingranaggi di mandata, a palette di recupero |
Frizione | a dischi multipli in bagno d'olio |
Cambio | a ingranaggi scorrevoli a 4 velocità - comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi elicoidali, secondaria a catena |
Telaio | a doppia culla in tubo |
Passo | 1370 mm |
Sospensione anteriore | forcella a parallelogramma con ammortizzatore a frizione |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori a frizione |
Ruote | a raggi con cerchi da 19" x 2 1/4 |
Pneumatici | 3,00-19" |
Freni | a espansione; anteriore manuale, posteriore a pedale |
Peso | 135 kg |
Velocità massima | 95 km/h |
Consumo normale | 3,3 litri ogni 100 km |
Capacità serbatoio miscela | 10,5 litri |
Capacità lubrificante | 2,5 litri |
1939 | Airone |
1945 | nuovo telaio in lamiera, anziché tubolare, progettato durante la guerra |
1947 | forcella teleidraulica a steli rovesciati, progettata da Carlo Guzzi, anziché in lamiera stampata; sul forcellone ammortizzatori idraulici |
1948 | testa-cilindro in alluminio con distribuzione, prima scoperta, racchiusa di nuovo; ammortizzatori a compasso; Tipo Sport con nuovo telaio in tubi e lamiera; la vecchia versione assume il nome di Tipo Turismo |
1952 | serbatoio verniciato invece che parzialmente cromato; magnete con correttore d'anticipo manuale; il tipo Turismo assume lo stesso telaio del tipo Sport |
1954 | di nuovo serbatoio cromato (nella versione sport); sul magnete l'anticipo automatico; Teminale della marmitta ogivale anziché a coda di pesce |
Il primo modello dell'Airone appare poco prima dell'inizio della Seconda Guerra mondiale, nel luglio del 1939.
Un modello destinato ad essere per un quindicennio, la più diffusa motocicletta italiana di media cilindrata del dopoguerra.
Viene anche prodotta dal 1940 a titolo sperimentale una versione militare. Dopo la guerra per i militari vengono allestite motociclette con piccole differenze rispetto alle versioni civili. Solo a partire dal 1952 viene predisposta una versione con caratteristiche proprie.
Il motore è un monocilindrico, valvole in testa ad aste e bilancieri, con un alesaggio di 70 mm ed una corsa di 64 mm, per una cilindrata totale di 246 cc.
La disposizione del motore è orizzontale, quella classica di Casa Guzzi, che nasce con la Normale del 1921.
Il telaio tubolare è lo sviluppo dei telai iniziati con la serie PE; anche il motore deriva da quello della PE250 che aveva però un alesaggio di 68 mm e quindi una cilindrata di 238 cc.
Nel 1939 e nei primi mesi del 1940 vengono realizzati un migliaio di esemplari.
La produzione viene sospesa con l'entrata dell'Italia in guerra del Giugno del 1940. Durante la guerra si studiano miglioramenti che verranno applicati nel 1946 alla ripresa delle produzione.
I precedenti in casa Guzzi sono:
1933 | viene messa in produzione la P250, la prima quarto di litro in produzione di serie di casa Guzzi. La cilindrata effettiva è di 232 cc, ottenuta partendo dalla P 175, messa in produzione l'anno precedente. |
1937 | nuova PL 250 (prodotta in due versioni: Egretta ed Ardetta, la più economica) la cilindrata viene portata a 246 cc, grazie all'aumento dell'alesaggio che passa da 68 mm a 70. |
1939 | sempre con il motore di 246 cc viene prodotta la PE (E per elastica), ma al momento della commercializzazione viene scelto il nome di Airone. |
Motore: ciclo a quattro tempi con valvole in testa. Superquadro (alesaggio maggiore della corsa, come da tradizione Guzzi) 70 x 64 (246 mm). Pistone fuso in lega d'alluminio, con cielo piano e quattro segmenti, tre di tenuta ed uno raschiaolio. Biella in acciaio forgiato, a testa scomponibile. Il cappello è fissato con due viti e dado. Dal 1948 pistone e testa sono in alluminio.
Accensione: nel 1939 a magnete Marelli tipo BL 1. Nel 1956 Magnete Marelli tipo MCR 4-E con anticipo automatico. Rotazione sinistra e comando a ingranaggi.
Valvole: sedi riportate (installazione per interferenza). Bilancieri a due bracci in acciaio forgiato, muniti di registro filettato per regolare l'apertura. Valvole inclinate. Ogni valvola è riportata in posizione da una coppia di molle a spillo.
Carburatore: Dell'Orto SBF 22 per il tipo Turismo ed SSF 25 A per il tipo Sport, per cui "si raccomanda l'uso di benzina con un numero di ottani (NO) non inferiore a 80.
Distribuzione: aste e bilancieri. Albero a camme comandato da una coppia di ingranaggi posta sul lato destro del basamento. Le camme agiscono su bilancieri a dito (dotati di un rullo) che spingono le aste alloggiate nel vano a destra del cilindro. Nel modello del '39 le valvole sono scoperte. Con la versione del 1948, l'Airone è il primo modello della Guzzi a presentare la distribuzione completamente racchiusa ed in bagno d'olio.
Cambio: a quattro marce. Ingranaggi sempre in presa con innesti frontali:
rapporto 1° velocità | ..................... 1 : 2,64 |
rapporto 2° velocità | ..................... 1 : 1,788 |
rapporto 3° velocità | ..................... 1 : 1,34 |
rapporto 4° velocità | ..................... 1 : 1 |
Freni: a espansione in lega leggera.
Ruote: cerchi in alluminio sul tipo sport
Sella: il tipo sport ha la doppia sella
Serbatoio benzina: dai 10,5 litri del 1939 ai 13.5 di cui circa 2,5 di riserva del 1956. Fino al '52 il serbatoio è cromato. Dal '52 è dipinto, poi dal '54, il tipo Sport ha di nuovo il serbatoio cromato.
Lubrificazione: forzata pompa a ingranaggi di mandata, a palette di recupero
Serbatoio olio: ca. 2 litri
Sospensioni:
a) forcella: all'inizio in lamiera stampata, poi, dal 1947, forcella telescopica idraulica, a steli rovesciati, progettata da Carlo Guzzi
b) Nel 1939 ammortizatori a compasso, simili a quelli già in uso sulle forcelle dell'epoca, costituiti da quattro dischi di sugherite alternati ad altri in metallo, funzionanti a frizione. Poi dal 1947 ammortizzatori idraulici, ma nel 1948 si ritorna agli ammortizzatori a compasso.
Scarico: marmitta a coda di pesce, fino al '54. Poi terminale ogivale.
Prestazioni (1956) | Tipo Sport | Tipo Turismo |
Regime di potenza massima | giri 5200 al 1' | giri 4800 al 1' |
Potenza Massima del motore | CV 12 | CV 9,5 |
Pendenze massime superabili | ||
in 1° marcia ........................................ | 32 % | 26,5 % |
in 2° marcia ........................................ | 19 % | 16,5 % |
in 3° marcia ........................................ | 11,6 % | 11 % |
in 4° marcia ........................................ | 3,3 % | 4 % |
Velocità massima nelle singole marce | ||
in 1° marcia ........................................ | km/ora 44,6 | 35,5 |
in 2° marcia ........................................ | km/ora 66 | 52,5 |
in 3° marcia ........................................ | km/ora 87,5 | 70 |
in 4° marcia ........................................ | km/ora 117 ca | 94 ca. |
dal manuale V ediz. (1956)
Accensione: Magneti Marelli tipo MCR 4-G con anticipo automatico e bottone di massa.
Rapporti di trasmissione fra pignone e corona 3,46 : 1 (13-45).
Peso del motociclo, senza carburante, olio ed accessori 150 kg circa
Velocità massima:
In 1° velocità ..................... | km/ora 35 |
In 2° velocità ..................... | km/ora 51,5 |
In 3° velocità ..................... | km/ora 68,5 |
In 4° velocità ..................... | km/ora 92 circa |
Dalle 6200 lire del 1939, salite a 370.000 nel 1949 si arriva, nel 1956 a 349.000 per il tipo Turismo e 364.000 per il tipo Sport.
Fonti:
Mario Colombo: MOTO GUZZI. 80 anni di storia
Mick Walker: MOTO GUZZI. Illustrated Buyer's Guide
Moto Guzzi Spa: Airone. Manuale uso e manutenzione, Aprile 1972
1: Modello del 1948: distribuzione racchiusa, ammortizzatori posteriori idraulici, forcella a steli rovesciati. Nell'esemplare non è stata ripristinata la cromatura del serbatoio.
2: Airone Tipo turismo con sellino posteriore applicato sul portapacchi.
3: il serbatoio con paraginocchia, ammortizzatori posteriori idraulici e portapacchi
4: C'è nel modello una incongruenza perchè il modello con la marmitta a coda di pesce non dovrebbe avere il serbatoio cromato.
12 La prima versione del motore dell'Airone. Le molle di richiamo delle valvole sono ancora scoperte. La distribuzione racchiusa verrà introdotta solo nel 1948.
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